A pochi mesi dall’inizio
dei Giochi della XXX Olimpiade di Londra, in programma dal 27 luglio
al 12 agosto 2012, pochi sanno che non molto lontano, precisamente a Lille (Francia), si disputerà ad agosto la seconda edizione dei
“World Mind Sports Games” (WMSG), le cosiddette “Olimpiadi
della Mente”, durante le quali si sfideranno i migliori
professionisti di queste discipline.
Comunemente rientranti
nell’accezione “giochi da tavolo”, i popolarissimi giochi della
Dama, degli Scacchi, del Bridge e del Go hanno vista riconosciuta da
parte del Comitato Olimpico ed altri organi internazionali la
definizione di “Sport della Mente”.
Nel 2005 le quattro
federazioni mondiali, precisamente la FMJD (Fédération
Mondiale du Jeux de Dames), la FIDE (Fédération
Internationale des Echecs), la WBF (World Bridge Federation) e la IGF
(International Go Federation) decisero di costituire l’International
Mind Sports Association (IMSA - www.imsaworld.com), la “Federazione
Internazionale Sport della Mente”, in rappresentanza di 400
Federazioni Nazionali e circa 500 milioni di giocatori sparsi in
tutto il mondo.
Al termine delle
Olimpiadi del 2008, dal 3 al 18 ottobre si è tenuto a Pechino
il primo prestigioso evento dedicato agli sport della mente, ossia la
prima edizione dei WMSG, alla quale hanno partecipato 2763 atleti
provenienti da 143 diverse nazioni.
L’IMSA, in accordo con
le Nazioni Unite e l’Unesco, intende promuovere iniziative
ambiziose, quali accrescere il livello di educazione dei giovani per
rendere il mondo più pacifico, grazie alla pratica di questi
(quattro) sport, sottolineando come queste discipline apportano un
rilevante contributo allo sviluppo armonico dell’individuo.
Gli sport della mente
coinvolgono infatti l’individuo sul piano comportamentale,
strutturale e funzionale della mente (ragionamento, memoria e
concentrazione), oltreché tecnico. Non è quindi un caso
come alcuni tra questi vengano insegnati nelle scuole di diverse
nazionalità o facciano parte di corsi specialistici in
svariate Università.
I molteplici approcci
ludici alla tattica ed alla strategia in culture differenti, propri
degli sport della mente, e più in generale dei giochi
astratti, forniscono, nel loro insieme, dei formidabili strumenti per
affrontare le più disparate tematiche della vita,
particolarmente in contesti educativi e didattici e nella formazione
della persona: gli sport della mente hanno un ruolo rilevante nei
processi relativi al comportamento (educazione civica), alla
strutturazione della mente (ragionamento), al metodo (calcolo
mentale, probabilità, etc.), alla memoria ed alla
concentrazione; possono diventare, inoltre, strumento di supporto per
studenti diversamente abili e/o con difficoltà di
apprendimento.
In onore e per celebrare
le ormai prossime Olimpiadi londinesi avrà pertanto inizio una
nuova rubrica, un viaggio parallelo a puntate lungo le diverse
discipline “mentali”, onde poter scoprire le numerose ed
interessanti specialità che compongono questo variegato
universo ludico.